L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I SUOI FANTASMI - STEFANO MORIGGI E MARIO PIREDDU

Si intitola "L'intelligenza Artificiale e i suoi fantasmi. Vivere e pensare con le reti generative" ed è il saggio a cura degli autori Mario Pireddu (Università Degli Studi della Tuscia) e Stefano Moriggi (Università Degli Studi di Modena e Reggio Emilia), che il Polo Bibliotecario di Potenza ha avuto il piacere di presentare Venerdì 11 Aprile presso la Sala conferenze dell’Istituto. 

Il testo, edito dalla casa editrice “Il Margine” si propone l’obiettivo di indagare e far comprendere il funzionamento dell’intelligenza artificiale, ripercorrendone la storia, che spaziando da Giordano Bruno a Pacman ha condotto alle attuali generative. Lo scopo è insomma, attraverso un adeguato inquadramento teorico della creatività aumentata dalle tecnologie, di spiegare come funziona l’intelligenza artificiale e quali siano le ricadute che essa ha nella vita quotidiana di noi tutti. 

Per fare questo nel testo gli autori si interrogano e cercano di smantellare i fantasmi e le preoccupazioni che aleggiano attorno a questo recentissimo tema, facendo dello stesso concetto di Intelligenza artificiale il più insidioso tra gli spettri che minacciano l’umanità. Tuttavia, lungi dall’invocare “i roghi dei server tech” che chiedono a gran voce i tecnoscettici, la ricostruzione della storia delle idee, delle scoperte e delle illusioni che hanno riguardato l’evoluzione delle Intelligenze Artificiali, non ha l’obiettivo di amplificare, quanto piuttosto di calmierare i facili entusiasmi di chi, al contrario, prospetta un futuro sicuramente e progressivamente sempre più entusiasmante per le sorti dell’umanità. 

Andando più nello specifico, gli autori “si propongono di comprendere le logiche di funzionamento delle reti generative, metaforicamente associate a delle scatole nere, che, gestendo e immagazzinando una grande quantità di dati, forniscono spesso risposte e soluzioni a problemi, senza renderci tuttavia comprensibile il perché. L’obiettivo è illustrare in maniera rigorosa ma tuttavia accessibile quelle che sono le logiche e gli usi concreti dei sistemi generativi e in particolar modo degli strumenti che sempre più si usano e si useranno in futuro per la produzione di qualsiasi tipo di contenuto (testuale, iconografico, multimediale) 

L’autore Stefano Moriggi ha specificato nel corso di una breve intervista che “ci sono due tipi di famiglie di fantasmi aleggianti. La prima riguarda quella “famiglia” di spettri che lungi dal dire qualcosa di sensato sulla tecnologia e l’intelligenza artificiale, sono comunque interessanti perché mettono in luce i nostri pregiudizi e le perplessità che riscontriamo quando proviamo ad interagire con queste macchine. Si tratta di fantasmi che si trovano ovunque e di continuo e necessitano di un dialogo con essi, al fine di provare a smontarne le argomentazioni. La seconda famiglia è più difficile da evocare e a tal proposito nel libro abbiamo messo a disposizione una metodologia nota come archeologia dei media e un dispositivo di Marshall Mcluhan, la tetrade perduta e le abbiamo fatte interagire; ne vengono fuori quei fantasmi che ci raccontano le matrici culturali che hanno reso possibile la diffusione delle tecnologie, tra cui l’I.A. Tali fantasmi sono più interessanti rispetto a quelli del primo tipo per capire come dobbiamo integrare queste tecnologie emergenti in una scuola, in una biblioteca, in un’azienda o nella vita privata”. 

Mario Pireddu ha invece provato a fornirci dei consigli per vivere e pensare con le reti generative: “oggi il dibattito viene sempre ricondotto a termini come coscienza, volontà, intelligenza che non aiutano a capire il fenomeno delle reti generative. Vivere con tali reti significa invece, in primis, capire come funzionano tali sistemi, di machine learning e deep learning, e dunque sviluppare un approfondimento profondo di tali macchine; in secondo luogo, occorre vedere cosa comportano praticamente per svariati ambiti professionali o alcuni specifici legati all’apprendimento e alla gestione della conoscenza. Con le nuove tecnologie e il riassetto dei sistemi di gestione delle conoscenze arrivano anche nuove competenze che ineriscono naturalmente l’apprendimento e la gestione dei servizi formativi, e delle competenze in ambito lavorativo, per esempio nella comunicazione, nella pubblica amministrazione, nella gestione dei cataloghi e delle biblioteche, nella musica, nella produzione video etc. Ciò perché queste nuove tecnologie stanno aiutando a ridefinire tutta una serie di processi. Vivere e pensare con le reti generative è quindi capire da dove veniamo nel rapporto con le macchine e capire che le reti generative vengono alla fine di un rapporto millenario di partnership con la tecnologia”. 

 

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I SUOI FANTASMI  - STEFANO MORIGGI E MARIO PIREDDU
Un saggio per smantellare i dubbi sull’intelligenza artificiale e illustrare come sia possibile oggi vivere e pensare quotidianamente con le reti generative