CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO “ESPRESSIONI DI SOLIDARIETA’”

Martedì 17 Giugno si è svolta presso il Polo Bibliotecario di Potenza la cerimonia di premiazione del concorso letterario promosso dalla Fondazione Luciana Blasi, e intitolato “Espressioni di accoglienza 2025”.

Il concorso, indetto in data 8 Aprile rientra nel novero delle iniziative che la Fondazione dedica puntualmente, da 7 anni a questa parte, alla memoria della signora Blasi e di quelli che erano i suoi straordinari tratti umani: quella di mamma e donna che non ha mai lesinato forze ed energie per accogliere e aiutare costantemente persone che vivono momenti e periodi della loro vita segnati da tante difficoltà.

 

L’incontro di premiazione, con gli omaggi e la presenza del direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, dott. Luigi Catalani, ha visto la partecipazione di due associazioni molto attive nella vita sociale comunitaria: l’associazione “Officina Sociale” presieduta da Filippo Capitolo e l’associazione di promozione sociale “Aprodis”, presieduta da Michele Germano, (neuropsichiatra infantile) e che si occupa di dislessia e altre disabilità neuropsichiche.

 

 “Officina sociale” è un’associazione di volontariato, composta da 54 soci, e che si occupa tutto l’anno di numerosi eventi, dai mercatini di Natale alla raccolta alimentare e di farmaci, passando per l’ormai noto torneo di volley, organizzato ogni estate nel campetto adiacente la Parrocchia di Santa Maria del Sepolcro, con una durata di 40 giorni e delle fide che coinvolgono quasi 500 atleti, suddivisi per categorie tra bimbi, ragazzi, amatoriali e professionisti

 

Marcello Fierro, cuoco dell’associazione, ha spiegato come tra le mission associative vi è quella di alleviare i disagi di breve ma anche di medio-lungo periodo: “raccolta di alimenti per le famiglie alimentari in difficoltà momentanea o permanente o per le associazioni, che a loro volta, si occupano della distribuzione, preparazione di piatti all’aperto in occasione di eventi, in modo tale da raccogliere fondi da tramutare in buoni pasto, sempre destinati alle persone o nuclei familiari in condizioni di disagio economico. Certe volte vi è anche la cucina a domicilio, ovviamente non casa per casa, o la distribuzione di eccedenze di farmaci a realtà come “Stella del Mattino” e un accordo con la Promozione Sociale, che prevede un affiancamento in caso di necessita di popolazioni che vivono momenti di estrema e improvvisa difficoltà”.

 

Per quanto riguarda “Aprodis” invece il dott. Germano ha ricordato le circostanze che hanno portato alla volontà di fondare questa associazione: “nel 2011 decisi di scrivere un piccolo libricino di poesie, nuove o già composte, da destinare gratuitamente agli amici e parenti. Da uno spunto di un amico decisi invece di elaborare il libro-progetto “Bocche inutili” e fondare un'associazione per il trattamento dei bambini con dislessia”.

 

L’associazione ha poi esteso i suoi scopi al “trattamento anche di altre disabilità neuropsichiche come epilessia e autismo. Dalle presentazioni e vendita di circa un migliaio di copie del libro, venne fuori la possibilità di pagare circa 400 sedute a bambini che non potevano permettersi il lusso di farsi seguire dal punto di vista della terapia neuro-cognitiva inerente i problemi di dislessia”.

 

Molto importanti sono stati anche “gli interventi in alcune scuole di San Giovanni Rotondo per l’individuazione di potenziali casi di bambini affetti da dislessia, seguiti da un’attività terapeutica di potenziamento neuro-psicologico e un re-test finale per la valutazione dei miglioramenti di coloro che erano ipoteticamente affetti da dislessia. Ricordo ancora alcuni corsi di aggiornamento sia gratuiti che a pagamento per i docenti che lavorano quotidianamente con i bambini che sono affetti da dislessia e altre disabilità neuropsichiche”.  

 

Il dott. Germano ha lanciato un appello e una riflessione per quanto concerne il mondo sociale e chi in esso opera regolarmente o intende avvicinarsi per la prima volta. “il sociale è una fetta di vita che non si può spiegare. O senti dentro che vuoi fare qualcosa per gli altri o è preferibile che te ne stia a casa. L’impegno è notevole, bisogna essere mossi dalla volontà di dare una speranza al dolore e non puoi operare solo per avere un qualche attestato di riconoscenza”. 

 

Infine, l’annuncio di due progetti “editoriali” a cui Afrodis sta lavorando: “una raccolta di brevi poesie intitolata Storie per una notte e il neuro-romanzo Il ragazzo del piano di sopra, che è il racconto romanzato di un bambino affetto da una forma rara di epilessia, e del modo semplice e alternativo con cui i genitori ed un medico cercano di alleviarne le sofferenze”. 

Condividi
Un concorso letterario promosso dalla “Fondazione Luciana Blasi” per promuovere i valori dell’accoglienza e della solidarietà per le persone che vivono momenti di difficoltà